lunedì 24 agosto 2015

Tool "Lateralus" (2001): il capolavoro grafico tra segni, simboli e codici nascosti.

Le evoluzioni delle tecnologie e della computergrafica, era quanto più rappresentasse il nuovo millennio e in ambito musicale c'era una band americana che in molti innalzavano a simbolo di quel periodo di forte crescita tecnologica e futuristica; la band si chiama Tool ed è capitanata dal vocalist James Maynard-Keenan. Il gruppo in questione ha sempre avuto un occhio di riguardo nei confronti della grafica e della produzione di videoclip, sono divenuti famosi infatti quelli realizzati per i brani “Schism” e “Stinkfist” con surreali e alieni personaggi di plastilina, animati in ambientazioni oscure. Tra le loro copertine vale la pena di menzionare il protagonista di questo articolo, lo splendido “Lateralus” (2001), il cui artwork porta le firme di Adam Jones e Mackie Osborne.

Escludendo la versione in vinile (non particolarmente intrigante) parleremo della versione cd che è composta da due componenti: la custodia classica in plastica e l’involucro che la contiene. Quest’ultimo è interamente realizzato in plastica scura affumicata con due aperture ai lati (per far entrare la confezione sopra citata) e alcune zone trasparenti (intorno al nome del gruppo e al titolo dell’album) che svelano la copertina sottostante. Sul retro sono stampati in argento i credits e i titoli dei brani, in una grafica simile a quella di piccoli componenti informatici come fossero parti di una scheda computerizzata. E' però la classica confezione in plastica a risultare il cuore del concept, attraendo per le sue ipnotiche trasparenze e per la sua forte carica innovativa. L’immagine di copertina mostra un uomo a mezzobusto con muscoli e cartilagini in vista, avvolto da simboli e fantasie di richiamo orientale. Questa illustrazione è opera di Alex Grey, sessantenne pittore americano che ha fatto di queste illustrazioni “anatomiche” il proprio marchio di fabbrica.


La particolarità del libretto di “Lateralus” è che la copertina di Alex Grey non è stampata sulla prima pagina, in quanto è prodotta dalla sovrapposizione delle diverse pagine trasparenti del booklet, ognuna delle quali porta stampata una diversa immagine che sovrapposta alle altre genera (a libretto chiuso e osservato dalla copertina) l’immagine integrale e definitiva. La cover si sviluppa non sulla sola prima pagina ma coinvolge l’intero booklet rivoluzionando l’idea stessa di copertina. In alto vediamo proprio la copertina integrale formata dalle sovrapposizioni delle varie pagine, mentre in basso abbiamo due pagine interne del booklet che oltre a mostrarne la base trasparente, spiegano bene anche la composizione di due delle immagini interne che compongono la cover definitiva. Il gioco di trasparenze si ripete anche sul retro della confezione (in basso) dove assistiamo a un’altra ipnosi cromatica virata in azzurro e che decora interamente sia la facciata che l’interno del retro cover (protetto dal piano che ospita il CD); anche in questo caso la base in plastica è trasparente.


Sul brano “Lateralus” che da il titolo al disco, dobbiamo aprire una parentesi in proposito dei riferimenti tra disco e cover: sulla copertina è disegnata una spirale logaritmica legata alla sequenza dei numeri di Fibonacci, basata sulla serie matematica scoperta da quest'ultimo nel 1202 d.c. in cui ogni numero dopo il secondo è la somma dei due numeri precedenti: 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21… le strofe del brano "Lateralus" sono sillabate in modo da ottenere esattamente la serie di Fibonacci: “Black (1) then (1) white are(2) all I see (3) in my infancy (5) red and yellow then came to be (8)” e così via… insomma un lavoro curatissimo e fantasioso, che rende questo disco memorabile sia per la componente sonora di eccelsa qualità che sia per quella grafica e visiva, una copertina davvero splendida e intrisa di significati che porta l’artwork in questione al grande livello delle gimmick cover da LP degli anni 70. Una vera opera d’arte che appare quantomeno rara, visto che difficilmente le etichette discografiche sono disposte a investire denaro in una copertina così tecnicamente elaborata. Con “Lateralus” assistiamo a uno dei migliori lavori creativi legati alla discografia, un capolavoro assoluto di creatività.

© Articolo di Andrea Buongiorno - info@buong.it

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